Lavoratore denuncia datore di lavoro: licenziato!

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Lavoratore denuncia datore di lavoro: licenziato!

Il metalmeccanico Leonida aveva denunciato tempo fa il suo datore di lavoro in quanto, a detta del dipendente, obbligava le maestranze a svolgere lavoro straordinario senza alcuna remunerazione e non faceva rispettare il riposo settimanale.

Gli ispettori del lavoro avevano svolto gli accertamenti del caso senza trovare prove a sostegno di quanto affermato dal lavoratore, quindi caso chiuso…

Neanche per sogno! Per quanto possa sembrare strano, nella storia spesso hanno un peso anche i fatti non avvenuti o non dimostrabili. Sicché il datore di lavoro ha ritenuto irrimediabilmente inficiato il vincolo fiduciario con Leonida e ha licenziato in tronco il lavoratore accusandolo di calunnia nei propri confronti.

Leonida è però pugnace come il valoroso eroe spartano delle Termopili di cui porta il nome e si ripresenta agguerrito all’Ispettorato: “Sorvoliamo sull’esito del vostro accertamento – afferma con una certa irritazione l’operaio – il mio carattere battagliero mi ha condotto a riportare lamentele altrui, ma ora sono io che ho perso il lavoro, che cosa si può fare?”.

“Non siamo riusciti a provare con certezza eventuali illeciti, è tutto un po’ fumoso – spiega con calma un ispettore – però forse un appiglio c’è. Recentemente la Corte di Cassazione ha chiarito che non esiste un “dovere di omertà” per il lavoratore e che è consentito denunciare fatti che si ritengono illeciti, bisogna solo stare attenti a non calunniare” (Sentenza n. 415 del 7 febbraio 2017).

“Ma io non ho calunniato nessuno – sbotta Leonida – tutti brontolavano con me, ho solo chiesto accertamenti, mica so con certezza come si comportava il mio datore di lavoro!”.

“Siamo d’accordo, la recente sentenza va in questa direzione, vedrà che presto tornerà a lavorare – afferma un altro ispettore – E poi, tanto per sdrammatizzare, mi viene in mente la famosa barzelletta resa celebre dal compianto Gino Bramieri: ‘Senti Giovanni, ho saputo che vai dicendo in giro che sono un cretino e la cosa non mi garba affatto’. ‘Scusami non sapevo volessi mantenere il segreto’”.

Le considerazioni espresse sono frutto esclusivo dell’opinione degli autori e non impegnano l’amministrazione di appartenenza

Ogni riferimento a persone esistenti e/o a fatti realmente accaduti è puramente casuale

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