Sì dal Cdm ai decreti attuativi della riforma della p.a.

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Sì dal Cdm ai decreti attuativi della riforma della p.a.

In materia di pubblico impiego e valutazione della performance

Nella seduta del 19 maggio 2017, il Consiglio dei ministri ha approvato, in esame definitivo, il testo di due decreti legislativi attuativi della Legge n. 124/2015, di riforma della pubblica amministrazione.

Sanzioni disciplinari al dipendente pubblico, ampliati i casi di licenziamento

Il primo testo, interviene apportando modifiche ed integrazioni al “Testo unico del pubblico impiego”, volte – si legge nel comunicato del Consiglio dei ministri di fine seduta – al superamento progressivo della “dotazione organica”, come limite alle assunzioni, attraverso lo strumento del “Piano triennale dei fabbisogni”, che definisce gli obiettivi di contenimento delle assunzioni in base agli effettivi fabbisogni, la rilevazione delle competenze e la previsione di un sistema informativo nazionale.

Introdotte, quindi, nuove disposizioni in materia di responsabilità disciplinare dei pubblici dipendenti e l’aggiornamento anche delle relative procedure le cui tempistiche vengono raddoppiate.

In linea di massima, si prevede, l’aggravamento, in alcuni casi, delle sanzioni disciplinari applicabili ai dipendenti pubblici nonché un ampliamento delle fattispecie per le quali è utilizzabile il licenziamento.

Per la gestione di tutte le sanzioni, sia di quelle più lievi sia di quelle più gravi, si prevede che si faccia riferimento unico all’ufficio per i procedimenti disciplinari (Upd), salvo il caso del rimprovero verbale, che resta di competenza del responsabile del servizio a cui il dipendente appartiene.

Tra le altre novità, vengono introdotti, nelle procedure concorsuali pubbliche, dei meccanismi di valutazione volti a valorizzare l’esperienza professionale di chi ha avuto rapporti di lavoro flessibile con le p.a., nonché misure volte a rendere possibile lo svolgimento dei concorsi pubblici in forma centralizzata o aggregata, con previsione dell’accertamento della conoscenza della lingua inglese e di altre lingue, quale requisito di partecipazione al concorso o titolo di merito valutabile dalle commissioni giudicatrici nonché valorizzazione del titolo di dottore di ricerca.

Modifiche alla “Valutazione della performance

L’altro provvedimento, interviene a modifica del Decreto legislativo n. 150/2009 in tema di valutazione della performance dei dipendenti pubblici.

L’obiettivo generale è quello di ottimizzare la produttività del lavoro pubblico e di garantire l’efficienza e la trasparenza delle pubbliche amministrazioni, attraverso il riconoscimento del merito e della premialità, misure di razionalizzazione e integrazione dei sistemi di valutazione, la riduzione degli adempimenti in materia di programmazione e di coordinamento della disciplina in materia di valutazione e controlli interni.

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