Accesso, svolta per i titoli di studio

Pubblicato il 19 dicembre 2006

È stata presentata alla Camera dei deputati dal presidente della Commissione lavoro, Pagliarini, la proposta di legge per l’elevazione del titolo di studio necessario per l’accesso alla professione di consulente del lavoro. Dunque, dopo un lungo percorso che ha visto respinti due tentativi precedenti, finalmente la proposta sarà calendarizzata. La riforma dell’accesso, con la previsione della laurea come requisito minimo, era stata imposta all’Italia già dal 1994 con un procedimento d’infrazione da parte della Ue, e doveva essere operativa a decorrere dall’ottobre del 1994.

Dalle pagine di ItaliaOggi studi del Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro diffonde le istruzioni per datori e dipendenti utili dal 1° gennaio conseguenza dell’entrata in vigore della riforma della previdenza complementare, che prevede la scelta, anche con il silenzio-assenso, del conferimento del Tfr maturato ad un fondo pensione oppure ad una forma previdenziale di tipo assicurativo. Sono, inoltre, riportate tre tabelle esplicative con riferimento: agli assunti dopo il 29 aprile 1993 e neo assunti dal 2007; agli assunti prima del 29 aprile 1993 e già iscritti; agli assunti prima del 29 aprile 1993 non iscritti.  

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