Alla branch serve la partita Iva

Pubblicato il 01 agosto 2008

L’agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 327 del 30 luglio 2008, chiarisce che la stabile organizzazione anche se non effettua operazioni con terzi deve essere dotata del numero di partita Iva e non può avvalersi della compensazione delle proprie imposte con il credito della casa madre identificata direttamente. L’Agenzia interviene in merito al caso di una società francese che ha costituito in Italia una branch per lo sviluppo di software destinato esclusivamente alla casa madre specificando che la società estera:

-  non può dichiarare la cessazione dell’attività della stabile organizzazione e chiuderne la partita Iva;

- non può avvalersi della posizione accesa direttamente per gli adempimenti e i diritti della stabile organizzazione;

- non può compensare posizioni debitorie e creditorie riferibili alle posizioni di “soggetti fiscali diversi”.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

CCNL Videofonografici - Ipotesi di accordo del 14/04/2025

30/04/2025

Videofonografici - Nuovi minimi e una tantum

30/04/2025

Riforma magistratura onoraria: la legge entra in vigore

30/04/2025

Countdown per i somministrati al 30 giugno 2025: cosa cambia

30/04/2025

CCNL Energia e petrolio - Ipotesi di accordo del 16/04/2025

30/04/2025

Energia e petrolio - Nuovi minimi e altre novità

30/04/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy