Associati in partecipazione, ora l'Ires alza il prezzo

Pubblicato il 21 gennaio 2005

La riforma operata dal decreto legislativo n. 344/2003 ha comportato un aggravio del carico fiscale per i contratti d'associazione in partecipazione. Per quelli in cui l'apporto è differente dal solo lavoro, le remunerazioni corrisposte all'associato non sono deducibili dal reddito d'impresa dell'associante. Sull'associato tali remunerazioni concorrono alla formazione del reddito complessivo nella misura del 60% (se l'apporto supera il 25% del patrimonio netto contabile dell'associante) o sono assoggettate a ritenuta a titolo d'imposta (quando l'apporto non supera questa soglia).

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

ZES Marche e Umbria: via libera al rilancio economico

05/08/2025

Reddito di lavoro autonomo: l'analisi della Fondazione studi

05/08/2025

Più tempo per codice dello spettacolo, contratti di lavoro e equo compenso

05/08/2025

Concorso Giustizia 2025: 2.970 posti per funzionari e assistenti

05/08/2025

Approvato DDL semplificazioni: novità su fisco, burocrazia e ambiente

05/08/2025

Giustizia civile: 500 giudici da remoto e organici potenziati

05/08/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy