Banche e finanza, l’Irap cambia ancora

Pubblicato il 20 giugno 2006

I professionisti scelgono di slittare il termine del pagamento del primo acconto Irap al prossimo 20 luglio, per vedere se nel frattempo il Governo accetterà o meno i piani di rientro del deficit  sanitario delle sei Regioni che hanno sforato il tetto previsto. Molti, infatti, preferiscono aspettare ed eventualmente pagare la maggiorazione dello 0,40% nella speranza che venga raggiunto l’accordo Stato e Regioni sulla base di un nuovo patto di stabilità che eviti i suddetti aumenti.

Intanto, dall’Agenzia delle Entrate arrivano nuovi chiarimenti per il versamento dell’Irap da parte di banche, istituti finanziari e assicurazioni. Con un comunicato stampa che richiama la relazione tecnica del Dl 168/04, il Fisco rettifica la propria posizione in materia di svalutazione crediti. L’Agenzia, infatti, ha dichiarato superate le indicazioni delle circolari 10/E/2005 e 10/E/2006, in cui si precisava che le svalutazioni, riprese di valore e accantonamenti a fronte di crediti verso la clientela devono concorrere a formare la base imponibile dell’imposta. Nel nuovo comunicato, invece, sono stati eliminati per banche e assicurazioni i righi relativi alle voci indicate, al fine di rendere del tutto irrilevanti agli effetti della determinazione della base imponibile Irap dei soggetti citati qualunque componente, sia negativo che positivo, derivante dall’applicazione dell’articolo 106 del tuir e dell’articolo 16, comma 9 ultimo periodo, del dl 173/1997.

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