Certificazione nuova opportunità per patti più corretti

Pubblicato il 03 aprile 2010 Nell’analisi dell’autore Tiraboschi, il passaggio di maggiore interesse è il richiamo al rilancio, che il “collegato lavoro” fa, della certificazione, che nella pratica porterà alla riduzione del contenzioso in materia. La certificazione consentirà rapporti di lavoro fondati sul principio dello “stare ai patti”, della correttezza contrattuale, che metterà in chiaro da subito quali ragioni legittimano il ricorso ad una piuttosto che un’altra tipologia di contratto. Le parti – datori e lavoratori - esprimeranno finalmente in modo informato e consapevole la loro reale volontà. Del resto, come già sottolineato dalla Cassazione, anche in questo ambito, come in qualunque altro settore produttivo, non si può certo escludere la legittimità di rapporti di collaborazione, svolti non già e non solo nelle forme della subordinazione, quanto in regime di autonomia a seconda del ricorrere o meno dell’elemento dell’assoggettamento al potere organizzativo, gerarchico e disciplinare del datore.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Ccnl Laterizi industria. Rinnovo

07/11/2025

Agevolazioni contributive: aggiornata la dichiarazione “de minimis”

07/11/2025

Esenzione IVA per corsi di lingua: Resto al Sud non vale come riconoscimento

07/11/2025

Pignoramento esattoriale: obblighi della banca sul saldo maturato

07/11/2025

CCNL Amministratori di condominio Saci Anaci - Accordo del 31/10/2025

07/11/2025

Amministratori di condominio Saci Anaci. Indennità di vacanza contrattuale e Welfare

07/11/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy