CIGO: addio al file CSV e nuovo servizio di simulazione

Pubblicato il 01 ottobre 2018

Dal 1° novembre 2018, aziende e consulenti avranno a disposizione un nuovo servizio di simulazione per verificare il consumo di ore di Cassa Integrazione Guadagni e, come evidenziato dall’INPS con messaggio n. 3566 del 28 settembre 2018, sarà possibile simulare il calcolo delle 52 settimane nel biennio mobile per la CIGO e il limite generale di 24 mesi (30 mesi per le imprese del settore edile e lapideo) nel quinquennio mobile.

Inserendo il numero di matricola, l’identificativo dell’unità produttiva, la data iniziale di un eventuale periodo da richiedere ed il relativo numero di settimane, il nuovo servizio fornirà l’indicazione della capienza o meno di tali settimane entro i limiti di legge, in base ai dati presenti negli archivi informatici dell’autorizzato alla data dell’interrogazione; sarà, inoltre, possibile visionare il dettaglio delle settimane conteggiate nella simulazione.

Per la CIGO, qualora l’azienda riscontri che le settimane conteggiate non corrispondono a quelle effettivamente fruite, si potrà indicare il dato del fruito in fase di invio della relativa domanda di CIGO, allegando alla stessa un’autocertificazione riepilogativa delle giornate effettivamente fruite per i periodi precedentemente autorizzati.

Eliminazione del file CSV

Sempre dalla stessa data sarà eliminato il cosiddetto file CSV e le informazioni contenute nel predetto file verranno reperite dai dati forniti con i flussi Uniemens dei 6 mesi precedenti la data di inizio del periodo di CIGO richiesto.

Nel solo caso in cui appaia superato il limite di 1/3 e non risultino inviati o completi i dati Uniemens dei 6 mesi precedenti la domanda, gli operatori INPS chiederanno all’azienda il file CSV per completare il controllo ai fini di un eventuale motivato rigetto, totale o parziale, dell’istanza.

Tuttavia, dall’1 novembre 2018 sarà obbligatorio indicare i nominativi dei lavoratori beneficiari ed, a tal fine, è stata predisposta la possibilità di allegare l’elenco dei beneficiari sia in formato XML che CSV.

Per consentire alle aziende l’adeguamento del proprio software, nei primi sei mesi sarà possibile, per le stesse, importare i codici fiscali dei beneficiari direttamente dal file CSV.

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