Commercialisti: il 6 febbraio, a Cosenza, il Convegno nazionale

Pubblicato il 04 febbraio 2015 Il Consiglio e la Fondazione nazionali dei commercialisti, in collaborazione con l'Ordine di categoria di Cosenza, organizzano per venerdì 6 febbraio 2015 il Convegno nazionale dal titolo “Revisori dei conti, baluardo di legalità negli enti locali”, che permetterà ai commercialisti partecipanti l'acquisizione di quattro crediti formativi.

Dalle ore 15, nella sala Quintieri del Ridotto del teatro Rendan di Cosenza, si avvicenderanno i saluti di Andrea Manna, Presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Cosenza, Mario Occhiuto, Sindaco di Cosenza e Presidente della Provincia di Cosenza, e Maria Luisa Campise, Consigliere nazionale dei commercialisti.

L'apertura dei lavori, prevista per le ore 15,30, sarà curata dal Presidente nazionale della categoria, Gerardo Longobardi, cui seguiranno gli interventi di Davide Di Russo, Vicepresidente nazionale della categoria, Quirino Lorelli, Consigliere della Corte dei Conti, Gianluigi Miglioli, Comandante regionale Calabria della Guardia di Finanza, Mario Oliverio, Presidente della Regione Calabria, Luciano Panzani, Presidente della Corte d’appello di Roma, Giorgio Sganga, Presidente della Fondazione nazionale dei commercialisti, Giancarlo Verde, Direttore centrale della Finanza locale del Ministero dell’interno.

Moderatore, Gianni Trovati, giornalista de “Il Sole 24 ore”.

In una nota del Consiglio nazionale dei commercialisti viene precisato come i provvedimenti normativi riguardanti la revisione dei conti negli Enti locali negli ultimi anni costituiscono l'occasione per ragionare sulla figura del revisore e sulla sua evoluzione. I commercialisti spiegano come il dibattito che si terrà tra operatori di diversa estrazione professionale intenda “evidenziare i possibili correttivi all’attuale impianto normativo, per assicurare al revisore le condizioni indispensabili a operare al meglio; e, soprattutto, sensibilizzare gli attori istituzionali a mantenere un rapporto di costante interlocuzione e collaborazione, nel rigoroso rispetto dei ruoli, con la fondamentale figura del revisore, in quanto massimo presidio di legalità nell’interesse dell’Ente e della comunità di riferimento”.
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