Compensazioni ad alto rischio

Pubblicato il 05 settembre 2006

La nuova sanzione prevista dall’articolo 35, comma 7, del dl 223/06 (che ha inserito l’articolo 10-quater nel dlgs 74/2000), ovvero la reclusione da sei mesi a due anni per chiunque utilizzi in compensazione (a partire dalle compensazioni effettuate dal 4 luglio, indipendentemente dal periodo di imposta di riferimento) crediti inesistenti o “non spettanti” oltre il limite di 50mila euro, ha prodotto l’effetto indiretto di dimezzare la soglia di rilevanza penale per il reato di infedele dichiarazione, ex articolo 4 del citato dlgs 74. Per le società di dimensioni medio-grandi è da ritenere azzerato anche il limite indicato dalla lettera b dello stesso articolo 4, che consentiva sino a ieri di scongiurare la contestazione penale, in presenza di infrazioni minime, che, pur superando la soglia fissa di punibilità (103mila euro circa), rappresentano una percentuale irrisoria in proporzione al volume d’affari.          

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Pubblica amministrazione, il nuovo decreto è legge

14/05/2025

Memorandum: scadenze fisco dal 16 al 31 maggio 2025 (con Podcast)

14/05/2025

Nuova classificazione delle attività economiche ATECO 2025: istruzioni Inps

14/05/2025

Vigilanza sui CED e lotta all’abusivismo: quali verifiche fa l’Ispettorato

14/05/2025

Sopravvenienze attive da sentenza: rileva il deposito, non il giudicato

14/05/2025

Decreto PA approvato in GU: misure fiscali

14/05/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy