Contratto simulato, i notai rischiano il concorso di reati

Pubblicato il 09 ottobre 2008
Con sentenza n. 38338 dell'8 ottobre 2008, la Corte di cassazione ha accolto il ricorso di una signora che si era costituita parte civile in un procedimento penale a carico di un notaio in quanto questi aveva redatto una atto simulato a danno della ricorrente; in particolare, era emerso che il notaio aveva redatto una finta permuta al fine di vendere un immobile confinante con quello della signora sul quale questa aveva un diritto di prelazione. Mentre in primo grado il professionista era stato condannato per falso ideologico ed abuso d'ufficio, la Corte d'appello aveva ritenuto che il reato di abuso d'ufficio dovesse essere assorbito in quello di falso. Da qui il giudizio in Cassazione per il riconoscimento del concorso tra i reati. La decisione dei giudici di legittimità muove dal presupposto che i reati commessi dal notaio siano due, in quanto due i beni giuridici calpestati: il falso ideologico mira a garantire la genuinità dell'atto pubblico, l'abuso d'ufficio l'imparzialità e l'affidabilità del pubblico ufficiale.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Cambio del luogo di lavoro e legge applicabile: i chiarimenti della CGUE

12/12/2025

INAIL: dal 2026, assegno di incollocabilità fino a 67 anni

12/12/2025

Cndcec: chiarimenti su obbligo formativo in materia di antiriciclaggio

12/12/2025

Gestione rifiuti e TARI: esclusa l’aliquota ridotta per la tariffa

12/12/2025

Contributi 2025 per eventi sportivi: requisiti e scadenze per ASD e SSD

12/12/2025

Esportazione rottami metallici extra-UE: nuova piattaforma digitale dal 15 dicembre

12/12/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy