Controlli bancari: Romano “apre” sulla retroattività

Pubblicato il 07 dicembre 2006

Massimo Romano, tornato al vertice delle Entrate, in occasione del convegno sulla lotta all’evasione fiscale organizzato a Firenze, martedì, dalla Direzione dell'Agenzia, afferma: “Non abbiamo bacchette magiche. L’evasione fiscale è un fenomeno grave e di dimensioni preoccupanti, tali da condizionare pesantemente lo sviluppo del Paese”. Ma priorità ne ha, il neo-direttore, che aggiunge: “Abbiamo strumenti di indagine che prima non avevamo: si pensi, solo per citare un esempio, al settore dell’edilizia, dove i ricavi sono mediamente sottostimati del 20 per cento. Oppure ai 2-3 miliardi di compensi che girano intorno alla liquidazione degli indennizzi assicurativi: grazie ai nuovi obblighi di comunicazione, possiamo intervenire prontamente.”.

Quando Damiani, vice presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti, ha chiesto di fare un passo indietro sulla norma che estende retroattivamente ai professionisti le presunzioni sui prelevamenti bancari, egli ha replicato: “E’ evidente che la disposizioni sui prelevamenti aveva senso in un periodo in cui gli strumenti normativi erano limitati. Ora lo scenario è cambiato: si può riflettere sull’utilità della previsione e sulla sua retroattività”.

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