Curatori più preparati

Pubblicato il 21 aprile 2007

Dottori commercialisti e ragionieri hanno messo per iscritto le richieste di modifica al diritto fallimentare in vista del Consiglio dei ministri del prossimo 24 aprile, in cui verrà esaminato il testo del correttivo alla riforma del diritto fallimentare (Dlgs 5/2006). Nella lettera indirizzata congiuntamente al Presidente del Consiglio, al Ministro della giustizia e al sottosegretario di Stato, i professionisti hanno stilato l’elenco delle aree dove sarebbe opportuno un maggiore aggiustamento. Le principali richieste riguardano i requisiti necessari per potere far rientrare i piccoli imprenditori nella categoria delle imprese che possono fallire e fare ricorso al concordato preventivo. Inoltre, nel documento, si chiede espressamente l’abrogazione della norma che prevede di nominare curatore fallimentare anche soggetti che sono totalmente sprovvisti di un titolo professionale. Secondo le nuove proposte, infatti, l’incarico andrebbe riservato solo a chi ha esercitato la funzione di amministrazione in maniera da assicurare un maggior livello di professionalità nelle spa quotate. La sostituzione del curatore dovrebbe poi avvenire solo dietro proposta di una maggioranza dei 2/3 dei creditori. Lo scopo della modifica proposta è quello di rafforzare l’indipendenza del curatore, a fronte dei maggiori poteri riconosciuti ai creditori nei suoi confronti.

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