Dalla Corte Ue un freno al “turismo” professionale

Pubblicato il 30 gennaio 2009

La Corte di giustizia europea, con pronuncia nella causa C-311/06, ha riconosciuto allo Stato italiano la facoltà di negare l'abilitazione professionale ad un ingegnere italiano che, conseguito il titolo in Italia, aveva ottenuto omologazione in Spagna pretendendo l'automatico accesso all'attività regolamentata in Italia. Secondo i giudici europei, il cittadino italiano non può accedere alla professione invocando un titolo rilasciato da altro Paese quando questo non sia fondato su “alcuna formazione prevista dal sistema di tale stato membro e non si fondi né su di un esame né su di un'esperienza professionale acquisita in detto Stato membro”.

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