Decreto 231, più forza all’entrata delle parti civili

Pubblicato il 04 marzo 2008 Nelle ultime settimane, il tribunale di Milano ha ammesso per due volte la possibilità di costituirsi parte civile nel processo penale a coloro che hanno una pretesa economica nei confronti di una società imputata per responsabilità amministrativa sulla base del decreto 231. Il 5 febbraio, il Gup Paolo Giordano, nell’ambito del processo per le tangenti Enelpower, ha dato il via libera all’ingresso nel procedimento penale per una pluralità di soggetti che si sono sentiti danneggiati anche dagli illeciti amministrativi collegati a reati commessi da dipendenti o vertici societari. La decisione è destinata a riaccendere le aspettative di tanti risparmiatori che, nel processo Parmalat, attendono una nuova risposta alla richiesta sino ad oggi respinta in ogni fase processuale.
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

NIS, al via la seconda fase: misure, obblighi e scadenze ACN

02/05/2025

Licenziamento in malattia legittimo se l’attività extra ostacola la guarigione

02/05/2025

Credito estero: no a decadenza per omessa indicazione in dichiarazione

02/05/2025

UCPI: sciopero e manifestazione nazionale contro il Decreto sicurezza

02/05/2025

Maternità e formazione professionale continua, chiarimenti commercialisti

02/05/2025

Superbonus e CILA-S: decadenza dell’agevolazione per mancata compilazione del quadro F

02/05/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy