Decreto 231, più forza all’entrata delle parti civili

Pubblicato il 04 marzo 2008 Nelle ultime settimane, il tribunale di Milano ha ammesso per due volte la possibilità di costituirsi parte civile nel processo penale a coloro che hanno una pretesa economica nei confronti di una società imputata per responsabilità amministrativa sulla base del decreto 231. Il 5 febbraio, il Gup Paolo Giordano, nell’ambito del processo per le tangenti Enelpower, ha dato il via libera all’ingresso nel procedimento penale per una pluralità di soggetti che si sono sentiti danneggiati anche dagli illeciti amministrativi collegati a reati commessi da dipendenti o vertici societari. La decisione è destinata a riaccendere le aspettative di tanti risparmiatori che, nel processo Parmalat, attendono una nuova risposta alla richiesta sino ad oggi respinta in ogni fase processuale.
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Nuovo sportello per il Fondo transizione industriale: al via dal 17 settembre

21/08/2025

Controlli troppo invasivi sul dipendente malato? Licenziamento nullo

21/08/2025

Ritardi nei lavori: somme aggiuntive soggette a IVA

21/08/2025

Contratto di lavoro e prospetto paga con codice alfanumerico unico del CCNL

21/08/2025

Sgravio contributivo contratti di solidarietà 2024: esaurite le risorse

21/08/2025

Anac: piano nazionale anticorruzione consultabile fino al 30 settembre

21/08/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy