Demansionamento a rischio penale

Pubblicato il 23 novembre 2007

Il tribunale di Palermo, con sentenza dello scorso 21 agosto, ha stabilito che revocare al dirigente l’incarico ricoperto legittimamente viola le norme sull’affidamento e la revoca degli incarichi dirigenziali e, in particolare l’articolo 15 ter del decreto legge n. 502/92, l’articolo 56 del decreto legislativo 29/93 e gli articoli 28, comma 11, e 29, comma 5, del contratto nazionale. Il tribunale ha sottolineato che “qualunque attività del pubblico ufficiale che, con abuso dei poteri a questi spettanti, sia stata posta in essere per procurare un vantaggio o un danno ingiusto a nulla rilevando la natura dell’atto compiuto”, costituisce reato di abuso di ufficio. Il direttore di un’azienda pubblica, che aveva assegnato ad un dirigente mansioni di livello inferiore alle precedenti, è stato così condannato, per abuso di ufficio, ad un anno di reclusione con interdizione per lo stesso periodo dai pubblici uffici.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Società tra avvocati e soci di capitale: il CNF rimette alla Consulta

29/10/2025

Energy Release 2.0: nuovo decreto MASE 2025 con aste pubbliche e vantaggio residuo

29/10/2025

Tax Credit Librerie: domande in scadenza

29/10/2025

Commercio e turismo Cifa. Minimi

29/10/2025

Il lavoro subordinato tra familiari nell'analisi della Fondazione studi

29/10/2025

Nuovo bonus mamme 2025: al via le domande all’INPS

29/10/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy