“Extracomunitario”? Può essere un'ingiuria

Pubblicato il 12 marzo 2009

Secondo il Giudice di pace di Grosseto, può commettere un'ingiuria chi si rivolge nei confronti di un cittadino originario di un Paese fuori della Ue dandogli dell'”extracomunitario”. In particolare, il giudice onorario, in considerazione dell'accezione negativa che negli ultimi tempi ha assunto tale aggettivo, diventato sinonimo di clandestino o di persona disagiata, ha condannato un impiegato della Asl di Grosseto che, in una discussione con un cittadino italiano di origini eritree, si era rivolto al suo interlocutore definendolo “extracomunitario”.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Nulla osta per lavoro subordinato: a regime la precompilazione delle domande

05/09/2025

Consulenti del Lavoro: dichiarazione e contribuzione entro il 30 settembre

05/09/2025

Bonus elettrodomestici 2025: come funziona, requisiti e domanda online

05/09/2025

Riforma ordinamento forense: si allenta il regime delle incompatibilità

05/09/2025

Nuove causali contributo INPS per enti bilaterali operative dall’8 settembre

05/09/2025

Corte UE: transazioni infragruppo e IVA

05/09/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy