Fallimenti personali a due vie

Pubblicato il 07 novembre 2007

Il gruppo di lavoro istituito presso il ministero della Giustizia vuole introdurre regole su misura per il debitore civile e per l’imprenditore che non supera la soglia per l’apertura del fallimento, con l’intento di liberare dai debiti residui chi si trova in condizioni di difficoltà finanziaria senza aver contribuito ad aggravare la propria posizione con condotte avventate e ulteriormente lesive dei diritti dei creditori. Durante la riunione è stata avanzata la proposta che venga esteso il campo di applicazione di forme privilegiate per la risoluzione anticipata della crisi di impresa, come il concordato preventivo e gli accordi di ristrutturazione. Ancora in discussione è la definizione dei criteri di meritevolezza per evitare che accedano alla procedura anche soggetti che abbiano raggiunto livelli di indebitamento consistenti, nella certezza che poi lo Stato garantirà comunque procedure indolori di liberazione dai debiti.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Separazione delle carriere: approvata la riforma, ora il referendum

31/10/2025

Elenco revisori enti locali 2026: pubblicato l’avviso per iscrizione e mantenimento

31/10/2025

Collegato agricolo: sostegno a filiere, giovani e donne

31/10/2025

Giustizia e intelligenza artificiale: i limiti fissati da Cassazione e TAR

31/10/2025

Dogane, dal 1° novembre 2025 nuovo assetto organizzativo: cosa cambia

31/10/2025

Commercialisti, novità per le imprese sociali non cooperative

31/10/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy