“Ho trovato un altro posto” è sinonimo di dimissioni

Pubblicato il 06 dicembre 2007

La corte di Cassazione, con la sentenza n. 25262 del 4 dicembre respinto il ricorso di un impiegato di Modena, stabilendo che il lavoratore che in uno sfogo, andandosene, dica al proprio capo “me ne vado, ho trovato un altro lavoro”, può perdere il proprio posto. Nel caso in esame, secondo il datore di lavoro la dichiarazione fatta non era semplicemente uno sfogo, ma una presentazione di dimissioni a tutti gli effetti, per cui gli ha tolto il posto. Anche ha attribuito alla dichiarazione il significato di dimissioni, dopo aver verificato che tra le parti non vi era alcuna tensione o conflitto e che l’unico episodio verificatosi era quello della mattina del 20 settembre 2000, nel corso del quale il dipendente dopo essersi lamentato dei metodi lavorativi dei suoi colleghi aveva dichiarato che se ne andava.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Legge di Bilancio 2026: lavoro, salari e contrattazione collettiva

20/10/2025

Aziende con più attività: va applicato il CCNL più coerente per ogni settore

20/10/2025

Rottamazione quinquies nella Legge di Bilancio 2026: ecco come funziona

20/10/2025

Legge di Bilancio 2026: taglio IRPEF e superammortamento per imprese

20/10/2025

Operare nel cassetto fiscale altrui senza titolo è reato

20/10/2025

Contrassegno assicurativo: stop alle multe dopo la dematerializzazione

20/10/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy