Il dirigente compie atti antisindacali ma non ne risponde

Pubblicato il 05 maggio 2009
La Corte di cassazione con sentenza n. 6460 depositata il 17 marzo 2009, ha chiarito che, in presenza di comportamenti antisindacali del dirigente scolastico, occorre promuovere azione giudiziale contro l'amministrazione scolastica e non nei confronti dello stesso. Ai sensi dell'articolo 28 dello statuto dei lavoratori, infatti, il provvedimento del giudice è volto non a perseguire la condotta antisindacale ma a reprimere quest'ultima con la cessazione del comportamento illegittimo e la rimozione dei relativi effetti. La norma non è volta, in sostanza, all'accertamento del comportamento antigiuridico di una persona al fine di assoggettarla a sanzione, ma a tutelare l'organizzazione sindacale nello svolgimento della sua normale attività, impedendo al datore di lavoro di porre in atto comportamenti ostativi dell'esercizio delle libertà sindacali.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

L'omessa comunicazione a Enea comporta la decadenza dal beneficio

31/05/2024

CCNL Imprese sociali terzo settore - Stesura dell'8/3/2024

31/05/2024

Imprese sociali terzo settore. Siglato il Ccnl

31/05/2024

NASpI anticipata: cos’è, a chi spetta e a quali condizioni

31/05/2024

Assunzioni agevolate di giovani: quali limiti al licenziamento?

31/05/2024

Affitti brevi, al via la sperimentazione della Banca dati nazionale

31/05/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy