Il giustificato motivo soggettivo

Pubblicato il 10 novembre 2008
Il giudice può valutare, anche d'ufficio, un licenziamento intimato per giusta causa come licenziamento per giustificato motivo soggettivo quando, fermo restando il principio dell'immutabilità della contestazione e la volontà del datore di risolvere il rapporto, al fatto contestato venga attribuita una minore gravità. E' quanto statuito dalla Corte di legittimità con sentenza n. 26379 del 3 novembre scorso.
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