Il processo civile taglia tre anni

Pubblicato il 01 giugno 2009
Entro la fine della settimana dovrebbe essere pubblicata, nella Gazzetta Ufficiale, la riforma sul processo civile, appena varata dal Parlamento; le nuove disposizioni, che entreranno in vigore dopo 15 giorni dalla pubblicazione, sono ispirate alla volontà di tagliare i tempi processuali con il rispetto della formula “3+2+1”: tre anni per il primo grado, due per il secondo ed uno per l'ultimo. In Italia, per ora, la durata media dei provvedimenti è ben sopra alla soglia dei sei anni; tuttavia, le nuove norme dovrebbero consentire di risparmiare fino a 40 mesi. E' questo, in particolare, il senso del processo sommario di cognizione previsto per la composizione delle cause di più semplice risoluzione: la domanda, ai sensi del nuovo art. 70-bis c.p.c., è introdotta tramite ricorso che deve essere depositato in cancelleria e poi notificato, unitamente al decreto con cui il giudice fissa l'udienza di comparizione e il termine per la costituzione del convenuto, almeno 30 giorni prima del termine previsto per la sua costituzione. E' il giudice a dover valutare se la causa sottopostagli possa essere o no trattata con la cognizione sommaria. Se opterà per il sommario, l'organo giudicante, alla prima udienza, potrà procedere nel modo che riterrà più opportuno agli atti di istruzione provvedendo, con ordinanza provvisoriamente esecutiva, all'accoglimento o al rigetto delle domande. Ordinanza che, se non impugnata entro 30 giorni, produrrà gli effetti di cosa giudicata.

Sempre in tema di riforma del processo civile, molte sono le critiche rivolte da magistrati, avvocati e anche parte della dottrina, al “filtro” in Cassazione, giudicato, da questi, come a rischio di incostituzionalità.
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Durc di congruità obbligatorio anche per imprese non edili: quando?

21/10/2025

Legge di Bilancio 2026: nuova proroga per l’APE sociale

21/10/2025

Cumulo gratuito: la Cassazione chiarisce i criteri per i professionisti

21/10/2025

Avvocati tributaristi: via libera alle mozioni su AI fiscale e Cassazione

21/10/2025

CU 2025: via alla richiesta massiva dei dati nel cassetto fiscale

21/10/2025

Legge di Bilancio 2026: pagamenti PA ai professionisti e definizione tributi locali

21/10/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy