Il processo più veloce rilancia la lotta ai pagamenti tardivi

Pubblicato il 30 maggio 2005

Con le recenti modifiche al Codice di procedura civile, introdotte dalla Legge n. 80/2005, di conversione del Dl n. 35/05 (c.d. "Dl competitività") il legislatore ha inteso attribuire maggiore velocità al processo contro i pagamenti tardivi e renderlo più certo. Del resto, la competitività di un Paese si misura anche attraverso la possibilità, per le imprese, di ottenere il pagamento delle proprie prestazioni nei termini di tempo fissati da contratto, potendo disporre di un sistema processuale rapido ed efficace per avere giustizia in caso di inadempimento.

L'apripista alla disciplina contro i ritardi nei pagamenti è il Dlgs n. 231/2002, che si rivolge esclusivamente ad imprenditori e professionisti nei rapporti che intraprendono con altri imprenditori o con la Pa. Sono esclusi i crediti nei confronti dei consumatori, i crediti oggetto di procedure concorsuali, i crediti che derivano da risarcimento del danno.

Contro le inadempienze un fattore decisivo può essere, comunque, rappresentato dalla previsione in contratto di congrui interessi. L'articolo 4 del Dlgs 231/02 fa scattare di diritto gli interessi a decorrere dal giorno iniziale che coincide (in via ordinaria) con il 30° dalla data di ricevimento della fattura.

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