Il Trattato di Lisbona in primavera

Pubblicato il 21 agosto 2008
L'obiettivo dell'Ue è l'entrata in vigore, prima delle prossime elezioni europee che si terranno nella primavera 2009, del Trattato di Lisbona, approvato, nonostante il recente stop irlandese, da 23 paesi membri, tra cui l'Italia. Mentre finora le decisioni importanti in materia di libertà, sicurezza e giustizia richiedevano l'unanimità del Consiglio ed un ruolo marginale per il Parlamento e la Corte di giustizia, con il trattato si prevede che in materia di giustizia potrà essere attivata la procedura di codecisione che importerà un maggior coinvolgimento di tutti gli organi europei e l'estensione del voto a maggioranza qualificata all'interno del Consiglio. Si prevede l'abolizione dei cd “pilastri”, settori distinti per le varie politiche, e la possibilità per un quarto degli stati membri di avviare iniziative legislative nel campo della cooperazione giudiziaria in materia penale e di polizia. In tale contesto, la Commissione e la Corte Ue di giustizia garantiranno la corretta applicazione delle decisioni giudiziarie; infine, anche i parlamenti nazionali saranno chiamati ad esprimere pareri in ordine a libertà, sicurezza e giustizia.
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