Imprese, la responsabilità si allarga

Pubblicato il 03 aprile 2006

Approvata dal Parlamento la legge che ha ratificato la convenzione Onu contro la criminalità organizzata. Anche se la disciplina di ratifica deve ancora essere pubblicata sulla “Gazzetta Ufficiale” già si intravedono delle prime novità in materia: si allunga la lista dei reati suscettibili di provocare misure a carico di un ente per comportamenti illeciti commessi dai propri dipendenti. In altre parole, anche l’associazione per delinquere e il riciclaggio entrano a fare parte dei reati che possono essere contestati alle società. Nell’ambito della nuova categoria dei reati transnazionali sono così previste sanzioni di natura pecuniaria, oltre all’intera gamma di quelle interdittive, a carico delle imprese che hanno concorso, anche solo con l’inerzia, a favorire la commissione di delitti come l’associazione di stampo mafioso o l’impiego di beni o di denaro di provenienza illecita. La mappa completa degli illeciti, di cui ora viene espressamente prevista l’applicabilità anche ai crimini trasnazionali, é quella contemplata dal Dlgs 231/2001.

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