In rete i “tabulati” del patronato

Pubblicato il 17 giugno 2009 Il ministero del Lavoro – circolare 21/2009 – sostiene che il bilancio dell’attività degli istituti di patronato sarà tenuto con procedure informatiche. Nel periodo transitorio, la verifica delle attività dei patronati da parte degli ispettori del lavoro “si baserà prevalentemente sul riscontro cartaceo”. Dunque, presto saranno pronti i nuovi registri di apertura e chiusura pratiche, insieme ad appositi modelli di rilevazione statistica. In questo modo, il sistema informatico consentirà di monitorare meglio l’attività dei patronati e gestire il finanziamento commisurato, dal 2009, all’organizzazione degli uffici, agli sportelli all’estero e all’attività svolta. La normativa in materia di patronati è contenuta nel decreto 193/2008, in cui si afferma che per riconoscere al patronato l’attività svolta è essenziale il mandato di assistenza, che ha efficacia per tutto l’iter della pratica, anche quando ci sono in gioco più amministrazione. La circolare del Lavoro, ribadendo quanto affermato nel decreto, sostiene che gli interventi diventano efficaci ai fini del finanziamento solo se non sono solo di sollecito. Dunque, ai fini del finanziamento sono utili: la domanda originaria, l’intervento successivo che contribuisce alla definizione della domanda attraverso un’istruttoria; la richiesta di riesame; l’opposizione e il ricorso. Il mandato può essere attivato anche dopo la domanda e il ricorso, purchè sia collegato ad un intervento che si rileva necessario ai fini della liquidazione della prestazione. Se il patrocinio comprende più prestazioni, il punteggio, ai fini della ripartizione delle risorse, verrà attribuito ad ogni risultato raggiunto.
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