Iva, l’errore vizia la detrazione

Pubblicato il 21 marzo 2006

La Corte di Cassazione con sentenza 1592, del 26 gennaio 2006, ha stabilito che il cessionario non può detrarre l’Iva se il cedente non rispetta le regole contabili. In altre parole, l’acquisizione da parte del cessionario del diritto alla detrazione di cui all’articolo 19 del Dpr 633/72 è subordinata al rispetto delle prescrizioni contabili da parte del cedente (articoli 21, 23, 24,e 25 dello stesso Dpr). Pertanto, il cedente deve emettere la fattura per l’operazione imponibile, annotarla nel registro delle fatture e trasmetterne copia, con addebito del tributo, al cessionario, il quale a sua volta deve annotarla nel registro degli acquisti. Infine, sempre il cessionario è tenuto all’acquisizione, conservazione ed esibizione dei documenti attestanti le operazioni effettuate. In caso di errori, il meccanismo della detrazione dell’Iva non può essere assolto. 

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Legge di Bilancio 2026: lavoro, salari e contrattazione collettiva

20/10/2025

Aziende con più attività: va applicato il CCNL più coerente per ogni settore

20/10/2025

Rottamazione quinquies nella Legge di Bilancio 2026: ecco come funziona

20/10/2025

Legge di Bilancio 2026: taglio IRPEF e superammortamento per imprese

20/10/2025

Operare nel cassetto fiscale altrui senza titolo è reato

20/10/2025

Contrassegno assicurativo: stop alle multe dopo la dematerializzazione

20/10/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy