La fatturazione inesistente deve essere provata dal Fisco

Pubblicato il 23 ottobre 2007

La corte di Cassazione, con la sentenza n. 21953 del 21 settembre stabilito che per contestare l’indebita detrazione dell’Iva da parte di un contribuente, per fatture di acquisto relative a presunte operazioni inesistenti, l’amministrazione finanziaria deve fornire elementi indiziari che inficino questa contabilità. Non è sufficiente che essa asserisca di non accettare i dati che emergono dalla documentazione, ma deve indicare necessariamente gli elementi sui quali si fonda la sua asserzione. ha chiarito che la fattura è di per sé un documento idoneo a consentire la detrazione Iva e l’onere di provarne la falsità è dell’amministrazione finanziaria che deve dimostrare se l’operazione è in tutto o in parte inesistente.

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