La replica denigratoria porta alla “rottura”

Pubblicato il 16 aprile 2007

Reagire ad una contestazione relativa ad inadempimenti non gravi, ma comunque provati, denunciando l'azienda per vicende pretestuose ed infondate, non inerenti al rapporto di lavoro, rappresenta una grave crisi della relazione lavorativa, tale da giustificare l'espulsione del lavoratore.

 

Lo ha deciso la sezione lavoro della Corte di Cassazione con la sentenza n. 5288/2007.

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