La spesa di trasferta spiazza la congruità

Pubblicato il 29 agosto 2006

L’applicazione della recente interpretazione dell’agenzia delle Entrate in tema di rimborsi spese, prevista dal Dl 223/06, potrà portare a delle cattive sorprese per i professionisti al momento della verifica di congruità agli studi di settore dei compensi dichiarati, se non si procederà con una attenta integrazione ai modelli di Gerico. Per evitare ciò è, infatti, necessario tener conto della nuova normativa e aggiornare il software per calcolare l’imponibile dei professionisti. In particolare, per ovviare al problema di una doppia imposizione delle spese di trasferta sostenute direttamente dal committente – che secondo l’interpretazione delle Entrate devono essere considerate alla stregua di compensi affinché il professionista presti la propria opera in luoghi diversi da quelli in cui abitualmente esercita la propria attività – occorre intervenire sulla procedura e prevedere che i modelli degli studi richiedano l’indicazione separata, rispetto ai costi e ai compensi, delle suddette spese anticipate dal committente in modo da annullarne l’impatto.

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