L'asilo non blocca l'iter d'espulsione

Pubblicato il 19 maggio 2009
La prima sezione civile della Cassazione, con sentenza n. 11264 del 14 maggio 2009, ha respinto il ricorso avanzato da un immigrato che aveva chiesto asilo politico contro il decreto di espulsione emesso nei suoi confronti dal Prefetto di Roma. Per la Corte, la pendenza del procedimento volto a riconoscere lo status di rifugiato politico non comportava, di per sé, l'obbligo di sospensione del procedimento di espulsione per lo straniero stante l'obbligatorietà del relativo provvedimento amministrativo; proprio a causa di tale caratteristica, “il giudice ordinario è tenuto unicamente a controllare l'esistenza al momento dell'espulsione dei requisiti di legge che ne impongono l'emanazione, senza che sia possibile configurare un obbligo di sospensione necessaria del relativo procedimento qualora ne sia pendente un altro nel quale si controverta dell'esistenza dei presupposti idonei a legittimare l'adozione del relativo decreto”.
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