L’Europa tira i fili su Iva e dirette

Pubblicato il 03 novembre 2008 L’armonizzazione e il coordinamento delle politiche fiscali dei Paesi membri impegna Commissione Ue ed eurogiudici: alla Commissione europea è affidata l’analisi delle distorsioni che sussistono negli ordinamenti interni e lo studio delle soluzioni per il coordinamento fiscale di stampo non dirigista; mentre, della Corte europea è il compito del coordinamento “in negativo” con l’eliminazione delle distorsioni fiscali presenti. Le attività e gli ambiti delle due realtà comunitarie sono al centro dell’analisi dell’articolo che tratta anche del limite legislativo all’armonizzazione perfetta nel campo dell’imposizioni indiretta e coordinamento minimo nell’area delle imposte dirette, individuato nel consenso obbligato di tutti i 27 Stati membri per le decisioni sulle imposte dirette e nel consenso della maggioranza per ciò che riguarda i provvedimenti sulle indirette.
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Successioni e donazioni, i chiarimenti del Fisco

15/05/2025

Lavoratori autonomi artigiani e commercianti: al via la riduzione contributiva

15/05/2025

Inail: rivalutate le prestazioni per industria, navigazione e ambito domestico

15/05/2025

Fermo pesca 2024: indennità giornaliera fino a 30 euro

15/05/2025

Omessa registrazione di cassa: anche importi modesti portano al licenziamento

15/05/2025

Artigiani e commercianti di prima iscrizione nel 2025: dimezzata la contribuzione

15/05/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy