L’Uruguay non è sempre l’Eden fiscale

Pubblicato il 09 agosto 2008 La risposta che il Fisco fornisce nella risoluzione n. 352 (8 agosto 2008) è rivolta ad un gruppo nel quale figurano società controllate estere: l’Uruguay si configura quale paradiso fiscale solo per le società che svolgono attività bancaria e per le holding che esercitano esclusivamente un’attività off-shore. La controllata estera non può essere considerata residente in un paradiso fiscale in quanto non ha concluso accordi o provvedimenti con l’amministrazione locale per poter usufruire di un regime fiscale di privilegio.
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