“Made in Italy” sotto chiave

Pubblicato il 02 luglio 2008 Il disegno di legge che completa la manovra finanziaria interviene in ordine alle misure di tutela del diritto d’autore. Si prevede, infatti, l’aumento delle sanzioni a carico dei trasgressori (da 3 a 6 anni di reclusione e la multa fino a 6mila euro) per il reato di contraffazione o alterazione di marchi e segni distintivi, con aumento anche delle sanzioni relative all’aggravante sui quantitativi ingenti di merci (reclusione sino a 8 anni e multa sino a 15mila euro). La protezione, inoltre, parte sin dal momento del deposito della domanda di registrazione o di brevetto, purché vi sia il rispetto delle norme anche internazionali. Vengono chiariti i limiti e le caratteristiche del reato di cui all’art. 474 c.p., che colpisce chi importa o mette in vendita prodotti contraffatti, in cui è necessaria la finalità del profitto illecito. Viene anche estesa la possibilità di eseguire la confisca anche ai beni che pur non essendo direttamente collegati con l’illecito, fanno capo al colpevole per un valore equivalente al profitto del reato. Da ultimo, è previsto un potenziamento del ricorso alle perizie sulle merci sottoposte a sequestro sia per l’autorità giudiziaria che per le parti.
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Bando ISI 2025: dall'Inail 600 milioni di euro a fondo perduto per la sicurezza

19/12/2025

Inail: nuove funzionalità per l'accesso agli atti

19/12/2025

Terzo settore: aggiornate le Norme di comportamento degli organi di controllo

19/12/2025

Prelievo erariale unico: compilazione modello F24 Accise

19/12/2025

Licenziamento per GMO dopo riorganizzazione aziendale con AI: legittimo

19/12/2025

5 per mille Onlus: elenchi 2025 pubblicati e nuove regole 2026

19/12/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy