Manovra 2021: Assegno di natalità cos’è e come funziona

Pubblicato il 18 novembre 2020

L’assegno di natalità è prorogato per tutto il 2021.

L’art 61 dell’ultima bozza della Manovra 2021, riconosce anche per ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021 il c.d. Bonus bebè, quindi ci sono buone notizie per i genitori che avranno presto un figlio.

Nella nuova legge di Bilancio verranno stanziati 340 milioni per l'anno 2021 e 400 milioni per il 2022, quindi 740 milioni per il prossimo biennio ma previsto che l'INPS provveda, con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, al monitoraggio dei maggiori oneri derivanti dall'attuazione della norma, inviando relazioni mensili al Ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia, al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e al Ministero dell'Economia e delle Finanze.

L’importo verrà erogato dall’INPS mensilmente “per ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2021” e verrà dato alle famiglie fino a quando il bambino con compirà un anno.

L’importo è variabile e viene definito in base all’Isee.

Cosa è

Si tratta di un assegno mensile, introdotto nel 2014, che viene erogato dall’INPS destinato alle famiglie per ogni figlio nato, adottato o in affido preadottivo.

L’assegno è annuale e viene corrisposto ogni mese fino al compimento del primo anno di età o del primo anno di ingresso nel nucleo familiare a seguito di adozione o affidamento preadottivo.

L'importo è variabile, e viene definito in base all'Isee, indicatore che misura reddito e patrimonio ma varia comunque tra 80 e 160 euro.

La misura – come risulta dalla bozza - dovrebbe essere assorbita più avanti dall'assegno unico per i figli, per il quale nella manovra viene indicato un incremento della dotazione di 3 miliardi il prossimo anno, un miliardo in più rispetto alla scorsa finanziaria, e poi dal 2022 si aggiungeranno 5,5 miliardi, oltre agli 1,2 miliardi iniziali.

L'assegno unico per i figli non partirà prima di luglio, e per questo è stato deciso di anticipare con il bonus bebè un assegno mensile per coloro che nasceranno nei primi mesi del prossimo anno.

Domanda

L’assegno spetta a partire dal mese di nascita o di ingresso in famiglia del figlio adottato o affidato e la domanda va presentata entro 90 giorni dalla nascita oppure dalla data di ingresso del minore nel nucleo familiare, a seguito dell’adozione o dell’affidamento preadottivo.

Specifica l’INPS che se l’assegno non può più essere concesso al genitore richiedente (perché, ad esempio, decaduto dalla potestà genitoriale o perché il figlio è stato affidato in via esclusiva all’altro genitore), l’altro genitore può subentrare nel diritto all’assegno presentando una nuova domanda entro 90 giorni dall’emanazione del provvedimento del giudice, che dispone la decadenza dalla potestà o l’affidamento esclusivo all’altro genitore: in questo caso l’assegno spetta al nuovo genitore richiedente dal mese successivo a quello di emanazione del provvedimento giudiziario.

In caso di decesso del genitore richiedente, l’erogazione dell’assegno prosegue a favore dell’altro genitore convivente col figlio.

In ogni caso, se la domanda è presentata oltre i 90 giorni, l’assegno decorre dal mese di presentazione della domanda.

Pagamento

La misura dell’assegno per i nati adottati in affidamento preadottivo nel 2020 dipende in presenza di un ISEE in corso di validità dall'ISEE minorenni del minore per il quale si richiede l’assegno:

Come già anticipato, il pagamento mensile dell’assegno è effettuato dall’INPS, ma direttamente al richiedente tramite:

A partire dal 10 aprile 2020 non è più necessaria la compilazione e la trasmissione del modello SR 163 (vedi circolare INPS n. 48 del 29 marzo 2020).

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