Nella Ue vince la pubblicità etica

Pubblicato il 28 febbraio 2006

La proposta della direttiva Bolkestein sulla liberalizzazione dei servizi nel mercato interno all’Unione europea è stata bloccata dal Parlamento di Strasburgo, che ha bocciato le aperture della Commissione sulle possibilità di sopprimere i divieti totali delle comunicazioni commerciali per le professioni regolamentate e sull’applicazione del principio del Paese d’origine non solo per l’accesso alle attività professionali ma anche per le regole in materia di pubblicità. Il Parlamento europeo, con la risoluzione approvata lo scorso 16 febbraio, ha cancellato ogni richiamo all’eliminazione dei vincoli in materia di pubblicità e ha richiesto agli Stati, d’intesa con , l’adozione di codici di condotta, elaborati da Ordini e associazioni professionali che contengano principi deontologici in materia di comunicazioni commerciali relative alle professioni regolamentate. Questi codici dovranno essere compatibili con le norme di etica professionale giuridicamente vincolanti negli Stati membri, anche se l’eliminazione del principio del Paese d’origine, di fatto, lascia ampia libertà di agire agli Stati.   

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