Peculato, il silenzio del sindaco lo fa complice

Pubblicato il 16 maggio 2009
Per la Cassazione – sentenza n. 20515 del 15 maggio 2009 – può concorrere nel reato di peculato il sindaco di una spa, appropriatasi di soldi pubblici, che di fronte a una gestione societaria allarmante ometta di  chiedere chiarimenti agli amministratori e non si adoperi per bloccare l'affare illecito. I sindaci, precisa la Corte, devono rispondere a titolo di concorso commissivo e omissivo, in quanto titolari di una funzione di controllo ed obbligati ex lege a impedire la commissione del reato.
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