Praticanti, meno poteri al Consiglio nazionale

Pubblicato il 29 gennaio 2008

Le Sezioni unite civili della Cassazione, con l’ordinanza n. 27184 del 2007, riduce il confine giurisdizionale del Cnf (Consiglio nazionale forense). Secondo i giudici non è compito del Cnf  decidere sulla delibera dell’Ordine in merito alle modalità di svolgimento della pratica forense e su quella, conseguente, con la quale viene negato o concesso il certificato di svolgimento del praticantato, elemento necessario per l’accesso all’esame. La decisione muove dal caso di un’iscritta al Registro dei praticanti del Consiglio dell’ordine di Brescia che aveva presentato ricorso contro la delibera del Consiglio che le aveva respinto la richiesta di rilascio del certificato di avvenuto svolgimento della pratica forense per la mancanza del requisito dell’iscrizione biennale nel Registro. Nell’ordinanza è spiegato che tale delibera costituisce un provvedimento amministrativo che ricade nella giurisdizione del Tar e del Consiglio di Stato.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

INPS: nasce DOT, assistente virtuale basato su IA

16/06/2025

Indennità di discontinuità per i lavoratori dello spettacolo: cosa cambia dal 2025

16/06/2025

Reati tributari: tenuità del fatto se il debito fiscale è quasi estinto

16/06/2025

Ferie 2023 non godute: adempimenti e scadenze

16/06/2025

Fermo pesca 2024: c'è tempo fino al 4 luglio

16/06/2025

Cassazione: responsabilità 231 anche per le srl unipersonali

16/06/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy