Reddito di cittadinanza, al via le sanzioni per la presa in carico

Pubblicato il 24 settembre 2020

L’INPS, con messaggio n. 3415 del 23 settembre 2020, ricorda che:

  1. l'esito delle verifiche comunali di mancato possesso, in capo al richiedente il Reddito di Cittadinanza, dei requisiti di residenza e/o cittadinanza comporta la revoca o la decadenza della prestazione;
  2. le comunicazioni, da parte di Comuni e Centri per l'impiego, relative al mancato rispetto degli obblighi legati alla “presa in carico” possono comportare la sospensione della prestazione per una o più mensilità (cd. sanzioni “conservative”) o, nei casi più gravi, la decadenza dal beneficio.

Tuttavia, mentre, in esito alle verifiche comunali l'Istituto ha avviato da tempo l'applicazione delle sanzioni (revoca o decadenza dalla prestazione), a partire dal rinnovo del Reddito di cittadinanza di questo mese inizierà l'irrogazione delle sanzioni di cui al citato punto 2.

La lavorazione delle domande interessate da eventi sanzionatori di questo tipo, tuttavia, sarà completata solo una volta terminate tutte le implementazioni procedurali relative al sistema sanzionatorio, in seguito alla verifica analitica delle comunicazioni giunte per cui – comunica l’INPS – che, nelle more, per il mese di settembre, l’Istituto non procederà a esitare tali domande, evitando in tal modo il generarsi di indebiti.

Ad ogni modo seguirà successivo messaggio con cui sarà illustrato e disciplinato l'intero impianto sanzionatorio connesso alla presa in carico.

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