Reverse charge per gli immobili in base all’atto

Pubblicato il 15 novembre 2007

Si torna a parlare della circolare n. 71 che Assonime ha diffuso il 9 novembre merito all’estensione dell’inversione contabile nelle cessioni di immobili strumentali imponibili Iva per opzione (Dm 25 maggio 2007). Tra le opinioni fornite si legge che per stabilire se la cessione di un immobile è sottoposta all’inversione contabile si deve tener conto della data della stipula del contratto. Si spiega che l’Iva con reverse charge si applica solo per gli atti stipulati dal 1° ottobre scorso e gli eventuali acconti pagati precedentemente quella data andavano fatturati nei modi ordinari con addebito dell’imposta in fattura. Assonime afferma che sarebbe opportuno un intervento delle Entrate che permetta al cedente di emettere in sede di stipula una nota di variazione sui pagamenti fatturati fino al 30 settembre 2007: è difficile ritenere che solo la parte residua da fatturare debba seguire il regime dell’inversione contabile. 

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Consolidato fiscale: modifica delle perdite valida anche con interruzione del regime

06/11/2025

AIDC: canoni di sublocazione e locazione del comodatario tassati solo in capo al percettore

06/11/2025

Green claims ingannevoli: in arrivo nuove regole a tutela dei consumatori

06/11/2025

Edilizia: chiarimenti su DURC di congruità e aggiornamenti MUT

06/11/2025

Avvocati, calcolo pensione di vecchiaia su contributi effettivi

06/11/2025

Bonus mamme: mappa operativa 2025–2027

06/11/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy