Non esistono preclusioni tecniche all’istituzione di una cassa di previdenza che riunisca i revisori contabili, iscritti solo al Registro, e i tributaristi. A parlarne è Virgilio Baresi, presidente dell’Istituto nazionale dei revisori contabili. La convenienza previdenziale dell’operazione è ravvisabile nel fatto che i destinatari del nuovo ente sono stimati in circa 70mila professionisti. Anche da un punto di vista politico si ravvede una certa convenienza nell’ipotesi: le due categorie troverebbero nella Cassa un elemento di visibilità giuridica importante e soprattutto i revisori potrebbero vedere riconoscere la loro attività come una vera professione.
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