Rischio addizionali per il Cud

Pubblicato il 23 marzo 2007

L’Inps deve tornare ad inviare a circa un milione 600mila pensionati (su 15 milioni) i modelli CUD per le somme corrisposte lo scorso anno. In verità, anche i privati hanno dovuto, quest’anno, fare i conti con i tempi stretti che passano tra l’approvazione delle addizionali comunali all’IRPEF e quelli per l’invio dei CUD.

 

I calcoli di novembre, necessari all’Istituto di previdenza per corrispondere nei tempi usuali (i primi giorni di gennaio) i CUD ai pensionati, non hanno tenuto conto delle aliquote variate dai Comuni, considerato anche che la pubblicazione delle decisioni degli Enti locali è cominciata proprio agli inizi di quest’anno.

Con un’esplicita richiesta al proprio datore, il lavoratore del settore privato può, in ogni caso, non versare l’acconto a titolo di addizionale comunale, ma in presenza di presupposti di esonero fissati dal Comune di appartenenza.

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Prestazione Universale Inps: controlli in arrivo

06/05/2025

Deposito Bilanci 2025: guida Unioncamere con scadenze e istruzioni operative

06/05/2025

Oneri detraibili

06/05/2025

Prima casa, più tempo per vendere l'immobile precedente

06/05/2025

Plusvalenze da criptoattività: tassazione sostitutiva per persone fisiche

06/05/2025

Demansionamento: il risarcimento richiede prova del danno, no ad automatismi

06/05/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy