Riscossione Spa con la GdF

Pubblicato il 23 marzo 2006

Al fine di individuare i beni dei soggetti sottoposti a riscossione coattiva in modo da evitare l’evasione realizzata occultando i patrimoni, la società concessionaria pubblica (Riscossione Spa) si avvarrà della collaborazione della Guardia di Finanza. Ciò è quanto dovrebbe essere messo a punto nel decreto atteso per i prossimi giorni. La disposizione di legge dovrebbe andare ad integrare la materia già ampiamente dibattuta della riscossione degli enti locali. I Comuni potranno continuare ad esercitare in proprio l’attività di riscossione, oppure prorogare le convenzioni già in atto con i concessionari fino al 2010, o ancora avvalersi proprio di Riscossione Spa e delle società partecipate. A tal proposito è intervenuta anche l’agenzia delle Entrate – risoluzione 42/E del 2006 – specificando come i concessionari non si possono sottrarre nell’esercitare la riscossione coattiva per i Comuni, anche se questi ultimi hanno deciso di esercitare in proprio l’attività di riscossione spontanea. La nuova società, che inizialmente agirà come holding delle società che effettuano la riscossione coattiva dei crediti pubblici, non avrà solo compiti di gestione, ma sarà da subito operativa al fine di potere realizzare in tempi brevi gli obiettivi di gettito fissati già per il 2006 dal Dl 203/05. Entro il prossimo 31 marzo i concessionari dovranno indicare quale quota intendono cedere nell’immediato alla holding pubblica e se intendono scorporare il ramo d’azienda relativo alla riscossione dei tributi locali: ad oggi sono pochissimi coloro che già hanno comunicato la loro decisione ai vertici di Riscossione Spa.    

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