Scadenze, effetto domino

Pubblicato il 04 settembre 2006

La manovra d’estate ha modificato anche l’agenda degli adempimenti con non pochi disagi per professionisti e imprese che sono piuttosto preoccupati per l’accavallarsi di alcune date e per una serie di effetti a catena che tutto ciò potrebbe innescare. Gli operatori saranno, infatti, chiamati a confrontarsi con un restringimento dei tempi per provvedere alla definitiva chiusura del modello, dopo la determinazione delle imposte a debito e a credito entro il 16 giugno o il 16 luglio. Non sarà più possibile, quindi, rinviare a dopo il periodo feriale l’analisi delle dichiarazioni dei contribuenti in posizione di credito “cronico”. Il termine ultimo per l’invio del modello rimarrà fissato, a decorrere dal 2007, alla data del 29 ottobre. Allo stesso modo, le modifiche comportano anche l’anticipazione della data ultima per la stesura definitiva dell’inventario, che deve essere sottoscritto dall’imprenditore entro tre mesi dal termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi. Si accorciano, poi, anche i tempi per correggere errori o omissioni. Il “ravvedimento lungo” è stato sostituito da un arco temporale ridotto di tre mesi per la regolarizzazione dei mancati versamenti relativi al periodo d’imposta precedente. Sempre in tema di versamenti, si ricorda, infine, che coloro che beneficiano dell’istituto della compensazione possono spendere il credito maturato nel periodo d’imposta precedente sino al termine di presentazione della dichiarazione successiva: cioè solo fino al 31 luglio e non più fino al 31 ottobre come in precedenza.

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