Scatta il reato per le false malattie

Pubblicato il 25 giugno 2008
Nel testo aggiornato del disegno di legge predisposto dal Ministro della funzione pubblica, Renato Brunetta, oltre alla falsificazione dei cartellini di presenza anche l'ipotesi di falsi certificati medici sarà sanzionata penalmente. Il legislatore dovrà, quindi, procedere all'introduzione di un'autonoma fattispecie di reato che consisterà in un peculiare caso di truffa. Sarà quindi reato presentare all'amministrazione pubblica falsi certificati di attestazione della malattia ed anche i medici, se dipendenti pubblici, rischieranno il licenziamento per giusta causa. Il nuovo testo del disegno, inoltre, contiene la previsione di una responsabilità per i dipendenti pubblici che non abbiano svolto la prestazione lavorativa dovuta; in tali casi, gli stessi saranno tenuti a risarcire il danno all'immagine subito dall'amministrazione. Sarà la dirigenza a dover avviare sia l'azione di risarcimento che l'azione penale nel caso di falsi certificati medici. Il disegno di legge, infine, esclude la possibilità di contratti decentrati rispetto alla contrattazione collettiva; la legge delegata conterrà i criteri per regolare i poteri delle parti negoziali che intervengono nella contrattazione collettiva integrativa.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Agricoltura, contributi Inps: importi e scadenze 2025

03/07/2025

Ammortizzatori sociali e tutele contro il caldo estremo: firmato il Protocollo

03/07/2025

DDL zone montane: incentivi per lo smart working e bonus natalità

03/07/2025

Dalle Entrate primi chiarimenti sui bonus edilizi

03/07/2025

Conguagli 730, inizio delle operazioni di assistenza fiscale

03/07/2025

Bonus edilizi, detrazioni più alte per la prima casa e incentivi green

03/07/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy