Segreti poco segreti

Pubblicato il 28 aprile 2009
Perché il dipendente possa essere punito per la divulgazione dei segreti aziendali è necessario che da tale condotta sia derivato, per la società, un concreto e provato danno. E' questo il contenuto di una sentenza della Cassazione, la n. 17744 del 27 aprile 2009, con la quale è stata annullata “perché il fatto non sussiste”, la condanna impartita dai giudici di merito nei confronti di tre dipendenti di una ditta di Firenze che si erano appropriati dei segreti aziendali della società presso la quale lavoravano e ne avevano costituita una simile concorrente. Ai sensi dell'art. 621 del codice penale, precisa la Corte di legittimità, “la rivelazione del contenuto di documenti segreti costituisce reato solo se dal fatto deriva nocumento, inteso come pregiudizio giuridicamente rilevante di qualsiasi natura possa derivare a colui che abbia il diritto alla segretezza dei documenti”. Nel caso esaminato, in particolare, non era derivato alcun nocumento alla società di specie.
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