Tutele aggirate, cessione nulla

Pubblicato il 19 febbraio 2008 La Corte di cassazione, con la sentenza n. 2874 del 7 febbraio 2008, è intervenuta sulla vicenda di 6 lavoratrici, impiegate in una Srl con oltre 60 dipendenti, che, nel gennaio del 2001, in seguito alla conclusione di un contratto di affitto di ramo d’azienda, sono state trasferite ad una Srl con meno di 15 dipendenti. Dopo circa due mesi, il nuovo datore di lavoro ha licenziato le 6 donne che hanno avviato una controversia, sostenendo la natura fraudolenta del contratto di affitto, perchè volto a privarle di quella tutela dal licenziamento senza giusta causa che spetta nelle aziende di media-grande dimensione. La Cassazione ha chiarito che sia l’affitto che la cessione di un ramo d’azienda rappresentano contratti legittimi, purché non vengano stipulati con l’intenzione di aggirare la tutela garantita ai dipendenti dall’articolo 18 dello Statuto dei diritti dei lavoratori. Infatti molto spesso il passaggio “interno” di dipendenti viene utilizzato dalle aziende per abbassare il livello delle garanzie e rendere più facilmente licenziabile chi in precedenza lo era con molte più difficoltà. Nel caso in esame, dunque, il licenziamento è stato dichiarato nullo, per cui le lavoratrici devono essere reintegrate e risarcite dei danni subiti.
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