Tutele al part time

Pubblicato il 07 dicembre 2007

di Giustizia europea, nella sentenza in merito alla causa C-300/06, ha stabilito che la differenza nella retribuzione delle ore straordinarie pagate a chi lavora part-time, rispetto ai lavoratori full-time, può costituire discriminazione sessuale nel caso danneggi una percentuale notevolmente più alta di donne e non sia obiettivamente giustificata. L’insegnante a tempo parziale signora Voss si era vista retribuire le ore straordinarie nella misura del 50% in meno rispetto alle ore di straordinario dei colleghi in full-time e si era vista respingere la richiesta di equiparazione. Nella questione europea ha ravvisato la disparità di trattamento tra le ore di lavoro straordinarie degli insegnanti coinvolti ed ha concluso che se la disparità è verso un numero molto più elevato di donne che di uomini sussiste la violazione sulla parità di retribuzione tra lavoratori di sesso maschile e femminile.   

Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Appalti: il Consiglio di Stato torna sui criteri di equivalenza dei CCNL

05/12/2025

Stress da lavoro: dipendente risarcito anche senza mobbing

05/12/2025

Nuova delega unica agli intermediari dall'8 dicembre

05/12/2025

Nuovo Codice dell’edilizia: parte il riordino

05/12/2025

Vittime del dovere e equiparati: estesa l’esenzione IRPEF

05/12/2025

Bilanci 2025: nuove checklist Assirevi per IFRS e informativa aggiuntiva

05/12/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy