Un «codice» per sindaci e revisori

Pubblicato il 31 gennaio 2005

L’esigenza di migliorare i controlli sulle società, dopo i recenti crac finanziari, ha spinto il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ad approvare un documento in materia di indipendenza del sindaco e/o del revisore. In particolare, relativamente all'ipotesi del sindaco di gruppo, l'incompatibilità è esclusa a priori; pertanto, viene confermata la tesi in base alla quale non sussisterebbero condizioni di incompatibilità per i sindaci aventi lo stesso ruolo in più società appartenenti al medesimo gruppo. Questo orientamento trova riscontro nell’assenza di un espresso divieto di legge e nella comunicazione n. 1574/1997 della Consob, che raccomanda che almeno un componente del collegio sindacale della capogruppo sia nominato nei collegi sindacali delle società controllate "al fine di accrescere a favore del collegio sindacale la trasparenza sull'attività svolta dalla società, anche attraverso imprese collegate".

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