5 x mille. Online gli elenchi definitivi del 2013 e quelli provvisori del 2015

Pubblicato il 15 maggio 2015 In data 14 maggio 2015, sono stati pubblicati sul sito internet dell'Agenzia delle entrate gli elenchi degli enti ammessi e di quelli esclusi dal beneficio della ripartizione del 5 x mille dell'Irpef per l'anno finanziario 2013.

Pertanto, gli enti del volontariato, le Onlus, gli enti della ricerca scientifica e le associazioni sportive dilettantistiche possono consultare le liste degli ammessi e quelle degli esclusi. Per il settore della ricerca sanitaria e per i Comuni di residenza, invece, è presente solo l’elenco degli ammessi.

Gli interessati potranno esaminare le liste online, sul sito delle Entrate, nella sezione «Documentazione, 5 per mille, 5 per mille 2013».

Gli ammessi parteciperanno così all'assegnazione dei contributi (389 milioni di euro, per il 68% destinati agli enti del “volontariato”), per poi partecipare in seguito all'effettiva distribuzione dei fondi da parte dei ministeri competenti.

L'Agenzia – per la corretta ripartizione delle somme – ha effettuato una attenta analisi su alcuni soggetti.

5 x mille 2015

Resi noti – sempre sul portale dell'Amministrazione finanziaria – anche gli elenchi provvisori dei potenziali destinatari della ripartizione del 5 per mille dell’Irpef, per l'esercizio finanziario 2015.

Gli interessati hanno tempo fino al 20 maggio 2015 per controllare e segnalare eventuali errori. Il giorno 26 maggio, invece, verranno pubblicati gli elenchi aggiornati. Entro il 30 giugno, gli enti di volontariato e le associazioni sportive dilettantistiche dovranno trasmettere, rispettivamente alla Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate e all’ufficio del Coni competenti per territorio, la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà sottoscritta dal legale rappresentante, che attesti il possesso dei requisiti per l’iscrizione negli elenchi. Il 30 settembre 2015 è, invece, l’ultimo giorno utile a disposizione dei ritardatari per inviare la domanda di iscrizione e le integrazioni documentali, con l'aggiunta del pagamento di una sanzione di 258 euro.

L'Agenzia ha, inoltre, messo a disposizione un motore di ricerca appositamente predisposto per consentire di effettuare la ricerca degli aspiranti beneficiari in base alla denominazione, al codice fiscale o alla provincia.
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